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    Rigenerazione urbana, #trasparenzazero.

    Rigenerazione urbana, #trasparenzazero.
    Dopo una prima bocciatura da parte della Regione, oggi la giunta Natalia ci riprova, ma utilizzando gli stessi metodi che penalizzano i cittadini e bloccano le opportunità di crescita della città.
    Facciamo maggiore chiarezza.

    La legge regionale numero 7 del 2017 consente, in determinate aree, il recupero del patrimonio edilizio, anche con la possibilità di ampliamenti, cambi di destinazioni d’uso ed efficientamento edifici. Questa legge, se regolarmente attuata dall’amministrazione comunale, costituisce una grande opportunità di sviluppo per la Città.In altri Comuni per attuare la legge regionale n. 7/2017 sono stati organizzati incontri pubblici e sportelli informativi, per dare modo alla cittadinanza di comprendere l’opportunità e inoltrare domande.
    Ad Anagni NO.
    L’amministrazione Natalia si è insediata nel 2018 e nel 2020 ha approvato 5 delibere di Consiglio Comunale che comprendevano alcune planimetrie, peraltro nemmeno mostrate al pubblico durante la seduta del Consiglio, con cui avevano individuato le aree favorite dagli interventi senza alcun coinvolgimento della cittadinanza.
    La maggioranza di Natalia ha preparato tutto in gran segreto, penalizzando i proprietari delle aree escluse dalle planimetrie, pubblicando l’avviso per inoltrare “osservazioni” con qualche manifesto affisso in strada in piena “zona rossa” per la pandemia (nel febbraio 2021) omettendo di pubblicare le planimetrie nell’avviso inserito nell’albo online.
    La Regione, avvisata delle numerose irregolarità da alcuni cittadini solerti, nel 2022 ha inevitabilmente bocciato tutto.

    Oggi ci riprovano: ad agosto 2022 il Consiglio, durante una seduta tenutasi stranamente senza streaming, ha approvato una deliberazione, che non si è mai riuscita a trovare nell’albo pretorio online. A gennaio si è avuta casuale notizia di un semplice avviso sul sito del Comune in cui l’amministrazione ha concesso un breve termine ai cittadini per inoltrare una domanda di inclusione della propria area negli ambiti di intervento della legge, una domanda che oltretutto presuppone una condivisione di proposte tra più proprietari di “specifiche zone omogenee”, essendo esclusi i “singoli lotti”. Prima di questo solo silenzio. L’Amministrazione non ha organizzato alcun incontro pubblico e l’opposizione consiliare ha colpevolmente taciuto. Noi di LiberAnagni abbiamo appreso dell’avviso solo il 21 gennaio e lo abbiamo segnalato, ma i tempi sono talmente stretti che senz’altro la maggior parte della cittadinanza è ignara di tutto ed è comunque difficile per gli altri organizzarsi (e trovare un professionista..) in così pochi giorni, eccezion fatta ovviamente per chi abbia ricevuto qualche “soffiata” sia chiaro.

    Precludere alla maggior parte della cittadinanza certe opportunità con questi metodi non porta lontano.
    Se poi c’è qualcuno che spera nella riconoscenza di chi è stato informato per vie traverse di questa opportunità, non è detto che ciò vada a buon fine.
    Infatti, se la Regione dovesse bocciare anche questa procedura, vista l’ennesima assenza di trasparenza, ci rimetteranno tutti.
    Il risultato è sempre lo stesso.
    La Città non cresce e si creano divisioni.

    LiberAnagni

    #liberanagni

    il link dell’avviso è il seguente: https://anagni.etrasparenza.it/archivio11_bandi-gare-e-contratti_0_918051_876_1.html

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