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    Ex polveriera di Anagni

     

     

    Ex polveriera. Dopo quasi 5 anni di nulla spunta un polo logistico.
    Guarda caso a 3 mesi dalle elezioni.
    Il 10 dicembre 2022 nell’incontro con il quartiere San Bartolomeo ci chiedevamo se qualcuno conoscesse la sorte dell’ex polveriera e spiegavamo come avrebbe dovuto agire un’amministrazione virtuosa e non improvvisata come la giunta Natalia (vedi il video https://youtu.be/cjQx_st1LCs).

    Un’area di 180 ettari dismessa dal Ministero della Difesa diversi anni fa ed acquistata dal Comune di Anagni a caro prezzo con il denaro dei cittadini, rimasta per anni senza bonifica e senza progetti, individuata come sede per un’isola ecologica sproporzionata (una discarica forse?) e per un impianto di compostaggio, a pochi passi dal progetto di biodigestore di 84mila tonnellate l’anno di rifiuti organici.

    Una potenziale risorsa per la Città pian piano parzialmente destinata al trattamento dei rifiuti, in coerenza con la radicale mancanza di visione politica di questa amministrazione, e soprattutto in contrasto con la sua vocazione naturale, individuata dal FAI Fondo Ambientale Italiano come “una delle poche zone della Valle del Sacco ancora libera dal cemento e dallo sfruttamento industriale che potrebbe essere riqualificata in maniera ecosostenibile utilizzando esclusivamente le strutture già esistenti per attività a carattere scientifico, culturale, naturalistico e ricreativo, mantenendo così la natura pubblica e la fruibilità da parte dei cittadini”.

    Per riqualificare questo tipo di aree un’amministrazione virtuosa dovrebbe sapere, e noi lo dicevamo già il 10 dicembre, che occorre un’opera di confronto con l’intera cittadinanza per assumere una decisione il più possibile partecipata e condivisa nell’interesse della Comunità tutta, a cui dovrebbe poi far seguito quanto meno un bando internazionale di studio e progettazione.

    Invece in quasi 5 anni l’amministrazione Natalia non ha mai parlato di alcun progetto o bando, né ha mai coinvolto nessuno.

    I primi di febbraio si è scoperto però, del tutto casualmente tramite un articolo di stampa locale online, che il Comune avrebbe palesato l’intenzione di accettare la proposta di un soggetto economico privato per realizzare in gran parte dell’area un enorme Polo Logistico, che comporterebbe a dire di un consigliere una diffusa “cementificazione”. Tutto questo senza che nessuno abbia mai pensato ad attivarsi per le operazioni di bonifica.

    Nessun confronto con i cittadini, nessun bando e nessuna trasparenza. Tutto fatto come sempre in gran segreto, come avvenuto per il Biodigestore e per la Rigenerazione Urbana. Tutto fatto a discapito della Comunità su un bene della collettività.

    Tirar fuori questo tema delicato a tre mesi dalle elezioni non sembra altro che la più classica e spregevole manovra elettorale, visto che già qualcuno sta facendo circolare voci su un numero spropositato di posti di lavoro…

    Se questi sono i presupposti, se questi sono i metodi, se questi sono gli attori coinvolti, non è difficile immaginare anche per questo progetto una inevitabile bocciatura, a prescindere dall’utilità effettiva che non può essere di certo decisa da un’amministrazione a fine corsa che non ha portato nulla di buono a questa Città.

    Appare l’ennesimo inganno, frutto di una palese impreparazione e improvvisazione, di una amministrazione che sa solo agire per illusioni, false promesse e stucchevoli autocelebrazioni.

    #liberanagnidaglinganni

    #liberanagnidalleillusioni

    #zerotrasparenza

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